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Lettera d’Amore


Cara Italia,
ti scrivo questa lettera d’amore perché sono un’innamorata smarrita.
Follemente innamorata, inebriata dalla totalità della tua bellezza che a volte è così esagerata da farmi rimanere senza fiato e
assorta a guardarti con gli occhi trasognati.

Sembra che tu sia l’opera d’arte uscita dalle mani di un’artista divino che non ha tralasciato neanche un particolare, che ha usato tutta la tavolozza per riempire di sfumature questa bizzarra tela.

La tua forma era già il presagio della tua stravaganza: sei uno stivale accarezzato da tre mari e ancorato al Continente dal gioiello delle Alpi.

Non sei uno stivale qualsiasi! Sei sinuosa nelle tue forme e sensuale. Lungo la tua silhouette sei agghindata di isole e isolette che ti rendono ancora più attraente.

Sei donna, una donna affascinante.

A guardarti dall’alto sembri la trina di uno splendido merletto uscito dalle mani di una ricamatrice che, in ogni tua  parte, ha usato fili variopinti e tutti i punti di ricamo conosciuti.

Sei piccina  ma non sei mai stata timida; la tua personalità forte, determinata è emersa subito. Hai conquistato il mondo con la tua eleganza, la tua cultura, l’arte, il gusto estetico, la bellezza naturale, la genialità di chi ti ha popolata, la creatività, i frutti della tua terra, la meraviglia dei tuoi prodotti, la musica classica, il teatro, le canzonette, la solarità della tua gente.

Quando sono venuta al mondo, da subito, ho capito che ti amavo follemente e che non c’era un altro posto al mondo nel quale avrei voluto nascere. L’aria di campagna del mio amato Veneto  mi ha cresciuto e mi ha plasmato ai valori deI rispetto per le persone e per la vita. E solo qui poteva avvenire questo.

L’artista folle e divino che ti ha creato ha deciso che proprio sulla trama del tuo merletto sarebbero state ricamate Venezia, Firenze, Roma ma anche Siena, Torino, Trieste, ma anche Asolo, Taormina, Gubbio, ma anche Oderzo e Portobuffolè  ma anche Borgo Malanotte e Tempio di Ormelle, ma anche…ma anche…ma anche un’infinità di altre meraviglie.

Ha deciso che dalle forme materne e burrose del tuo corpo sarebbero nati Dante, Leonardo, Giotto, Galileo, Caravaggio, Palladio, Tiepolo, Canaletto, Leopardi ma anche Verdi, Puccini e Morricone ma anche… ma anche… ma anche  tantissime altre meraviglie.

Ma sono nate, anche, un sacco di brave persone che si sono date da fare per uscire dalle sofferenze delle guerre e della miseria; che hanno creato imprese e aziende famose in tutto il mondo.

Ora stai soffrendo e io sono smarrita.  Non vorrei che tu soffrissi. I contorni del tuo corpo sono accarezzati da una splendida mano azzurra;  i tuoi seni, i tuoi glutei, le tue carni, sono aride ma lì dove le goccioline ti rinfrescano sei verdeggiante e viva.  Comunque tu soffri le scelte di chi non ha saputo tutelare la tua bellezza. Soffri il disamore  di chi ti ha svenduto e violentato per quattro soldi.  Soffri la rassegnazione e  la stanchezza della tua gente. Soffri la prepotenza e l’arroganza di chi ti vuole rovinare e non ti ama. Soffri l’incomprensione dei potenti che soffocano la tua libertà e la tua creatività e vogliono metterti il cappio.

Riscattati, ribellati, fai splendere il tuo corpo. Rinasci! Liberati dalla sofferenza che deturpa la tua meravigliosa bellezza e la tua personalità.

Io ti aiuto, ti difendo… ci provo…ce la metto tutta ma sono  smarrita non posso salvarti da sola ma ce la metto tutta te lo prometto.

Con amore

Alberta

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