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Caro Babbo Natale,

            osservo in silenzio il mondo. E’ un momento difficile, complesso.

Pensavo, in questi giorni, tra me e me come mi accade spesso di fare.

 I pensieri si mettono in fila come alla cassa del supermercato aspettando il loro turno per dire la loro. Uno di questi, il più profondo, si è soffermato su questa società che, a volte, la sento lontana dal mio modo di essere per molti motivi.

Ho pensato di scrivere a te Babbo Natale perché, in questo mondo gravemente malato, il Natale è  e rimane una festa magica.

 Sì! la gioia che esprime va oltre i drammi della vita. Anche la povertà, la miseria più estrema, a Natale, sembrano vivere l’illusione di un attimo di dignità.

Sembra che il mondo improvvisamente si accorga che tutte le persone hanno il diritto di essere felici.

 Il Natale è la bacchetta magica che scuote le coscienze, riaccende i cuori, rimette in gioco la speranza, è il momento della bontà. E’ una sorta di bilancio personale dell’anno trascorso che diventa  l’occasione di dire grazie a chi vuoi bene o a chi sei grato   con un piccolo pensiero o un piccolo gesto.

In questo mese dove le piazze, le vie, le case, i balconi, i cespugli, gli alberi si vestono di luci con l’abito migliore di tutto l’anno, tutto ci dovrebbe portare a riflettere sui valori quelli che ci rendono persone felici.

Esistono ancora i valori?

Sono ancora la benzina che muove le azioni e le scelte della società o sono solo un parole usate per darsi un tono, per essere alla moda

Eppure se apro un giornale, ascolto il TG mi sembra   davvero che quei valori con i quali io sono cresciuta e sono stati le fondamenta portanti per la costruzione della mia persona sembrano essere dimenticati o addirittura persi.

Uccisioni, attentati, furti, profanazioni, stupri, soprusi, violenza, cattiveria….

Sono smarrita non erano questi i valori sui quali ho costruito la mia casa interiore erano ben diversi…amore, rispetto, amicizia, condivisione, dono….

Le persone hanno quasi paura di Amare, di volere bene, di abbracciare, di dimostrare gratitudine… spesso si preferisce non dire Ti Amo, Ti voglio bene…invece sarebbero da urlare squarciagola ogni giorno perché sono i valori che ci fanno stare bene che danno un senso alla nostra vita, che ci rendono felici.

Caro Babbo Natale questo non sarà un Natale facile, come accade da qualche anno,  e avrai davvero tanto tanto da fare.

 È  un momento di sofferenza generale, di valori spazzati via da questa corsa impazzita dell’essere umano non si sa verso dove ma corsa è: soldi, potere, oggetti, possesso, compromessi, ipocrisia, superficialità..

 E’ un Natale di gente che non sorride, di persone arrabbiate, di povertà diffusa, di truffe, di una politica un po’ confusa che ha perso il suo obiettivo primario.

Caro Babbo Natale, da sempre , quando ti vedo  solcare il cielo con la tua slitta trainata dalle tue splendide renne sulle strade di stelle,  ho sempre provato molta  simpatia per il romantico  Rudolph dal nasetto rosso e ho sempre pensato che la tua magia è capace di diffondere  valori positivi. Per un giorno all’anno tu unisci, in modo armonioso e poetico, i bambini e gli adulti di tutto il mondo.

Vorrei chiederti tante tante cose per questo mondo ma alla fine la cosa più bella sarebbe ritrovare l’armonia di vivere, l’equilibrio perduto, il rispetto di persone e ambiente, lasciare il tempo a chi è caduto di rialzarsi, il tempo di dare ma soprattutto il coraggio di Amare.

Ispirata dalla luce di Betlemme e dal suo messaggio vorrei che l’Italia, con un atto di grande maturità, fosse capace di fare autocritica per evitare di rifare certi errori, che si ritrovasse il buonsenso ormai estinto e che il rispetto per gli altri non fosse visto come una rarità ma fosse, come un tempo, la normalità.

Caro Babbo Natale  vorrei poter pensare che esiste un futuro sereno; vorrei che  si potesse tornare a parlare ai giovani con il linguaggio dell’onestà, della lealtà e che l’ipocrisia non ci fosse; vorrei che ci fosse lavoro per tutti; vorrei che gli anziani, i diversamente abili e gli ammalati  fossero considerate degli esseri umani fragili da aiutare e non pesi sociali; vorrei potermi muovere per le città, i paesi, le campagne senza aver paura; vorrei che le persone sapessero tendere silenziosamente la mano a chi è in difficoltà e si trova a vivere momenti difficili; vorrei che si insegnasse ai bambini e ai giovani a vivere l’amore vero, a inseguire i propri sogni e i propri ideali per essere persone felici.

Lo so, Babbo Natale ti chiedo davvero un sacco di cose a volte anche impossibili…so che disponi di sussidi molto potenti come la polverina magica, le renne volanti…la borsa di Mary Poppins…la bacchetta magica della fata turchina…

Io te lo dico … ti butto la un sacco di desideri, magari accade quella magia che ti ho chiesto e questo mondo che, si è un po’ smarrito, torna a trovare la via dell’Amore.

 Il Natale risveglia il desiderio di serenità. Ci fa apprezzare la bellezza di quel bambino nato al freddo in una mangiatoia e quella meravigliosa mamma che dal primo vagito l’ha amato con un amore immenso e forse ritrovare il filo del nostro cammino.

No Babbo Natale non ridere, dai, lo so posso sembrare pazza e idealista ma credo che ci sia ancora del buono in questa società, basta che ognuno di noi si impegni a vivere con coraggio i veri valori con onestà senza confonderli con cose che valori non sono? Amore, amicizia, bene, solidarietà, impegno, rispetto, onestà, verità, sorrisi, felicità…

Una speranza c’è parte da ognuno di noi.

….vorrei che fosse Natale tutti i giorni..

Buon Natale!

Alberta Bellussi