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Lo sai che Venezia è l’unica città europea ad avere un nome arabo?


La parola Venezia in arabo si dice al-Bunduqiya.

Venezia è l’unica città europea ad avere un nome arabo e questo semplice ma importantissimo aspetto sottolinea quanto la Serenissima sia stata per lunghi secoli la principale cerniera di raccordo fra l’Europa e l’Oriente, fra la Cristianità e il vasto mondo musulmano affacciato sul Mediterraneo. Dal Mille alla fine dello Stato veneziano (1797) l’evoluzione del rapporto fra Venezia e il mondo arabo e turco è viaggiato sul binario dei commerci della Serenissima, dei pellegrinaggi e delle crociate, degli scontri ma anche delle alleanze, delle peripezie degli schiavi e dei convertiti. Rapporti tra mondi lontani tessuti da una gerarchia di personaggi molto importanti che permisero per secoli il consolidarsi e il relazionarsi; erano gli ambasciatori con i loro cerimoniali, i dragomanni e i consoli, i mercanti con i loro fondachi, i marinai e gli schiavi, i pirati e le spie.  Un viavai di persone e merci che disegnava, un secolo dopo l’altro, un quadro vivido di contiguità, di familiarità, di relazioni tra mondi diversi ma non necessariamente ostili.

Sul perché gli arabi chiamano la Serenissima con il nome di “al-Bunduqiyah” (البندقيية) ci sono diverse teorie:

1) “al-bunduq” significa fucile e la Repubblica era famosa per le esportazioni dell’arma da fuoco ma è la spiegazione meno seguita.

2) “al-bunduq” significa nocciola/nocciolo e Venezia nell’antichità era chiamata Olivolo per la forma di oliva di una delle sue isole maggiori (oliva/nocciolo)

3) la parola “al-bunduqiyah” sarebbe l’arabizzazione della parola latina “veneticus”, in arabo non esiste la lettera “V” ed è plausibile che fosse stata traslitterata con la “B” al posto della V. Quindi: Veneticus/Benediticus/Bunduqiyah, la spiegazione più seguita e plausibile.

Venezia per la sua grande potenza commerciale divenne il centro europeo più sviluppato per le relazioni con l’Oriente e per questo necessitava di un nome arabo.

Alberta Bellussi

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