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Ballottaggio e Broglio sono parole nate a Venezia


Tempo di elezioni e anno dei 1600 anni dalla nascita di Venezia e proprio da questa città vengono due termini molto utilizzati in questo periodo: ballottaggio e broglio.

Ballottaggio

 La parola “ballottaggio” deriva dalla procedura complicatissima che veniva messa in atto per eleggere il Doge a Palazzo Ducale e per assicurarsi che la votazione fosse completamente imparziale e trasparente. Il fulcro di tutta l’operazione era costituito da alcune palline d’oro e d’argento (le “ballotte”) che venivano inserite in un’urna ed estratte dai senatori in diversi momenti. Tale procedura serviva a garantire la trasparenza.

Il termine viene utilizzato anche negli Stati Uniti (“ballot”) e in Francia (“ballottage”) per un motivo molto semplice: quando, nel 1700, queste giovani democrazie si trovarono a dover scegliere un sistema elettorale, scelsero come esempio l’unica democrazia (quella veneziana) presente al tempo.

Broglio o imbroglio

Fatta la legge, trovato l’inganno!

Per poter truccare il sistema (presumibilmente) sicuro delle ballotte d’oro e d’argento, i membri del Consiglio si incontravano per tramare intrighi e promesse elettorali nel “Brolo o Brolio”, un giardino alberato che si trovava nei pressi del Palazzo Ducale dove, appunto, avveniva la votazione.  Dentro il brolio ”imbroglio” è dunque un’italianizzazione del nome di questo luogo.

Alberta Bellussi

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